Tavolino Modello D.522.2 di Molteni&C.
Design originale Gio Ponti
Un’architettura, un virtuosismo di campate, un’acrobazia di proporzioni, un incrocio di incastri. Un tavolino infinito, un dialogo geometrico tra il vetro e il palissandro, un distillato di leggerezza e di astrazione.
È un tavolino in legno massello di palissandro con piedi in ottone satinato e piano triangolare in vetro trasparente extrachiaro. Fu disegnato negli anni ’50 per l’azienda M. Singer&Sons, una delle più importanti di New York, come parte di una collezione destinata al mercato americano. La riedizione del tavolino D.552.2 curata da Molteni&C fa parte della Gio Ponti Collection.
Giovanni Ponti, detto Gio (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è considerato uno dei maestri dell'architettura italiana, ed è stato anche designer e saggista, tra i più importanti del XX secolo. Alle grandi opere architettoriniche che portano la sua inconfondibile firma, si affianca una vasta produzione nel settore dell’arredo, come testimoniano anche le sue tre abitazioni milanesi, completamente arredate “alla Ponti”: quella in via Randaccio nel 1925, Casa Laporte nel 1926 in via Brin e l’ultima, nel 1957, in via Dezza, “manifesto” del suo design domestico.
Tavolino Modello D.522.2 di Molteni&C.
Tavolino Modello D.522.2 di Molteni&C.
- Struttura in legno massello di Palissandro (machaerium scleroxylon).
- Piedini in ottone satinato.
- Piano in cristallo trasparente extrachiaro temperato.
- Dimensioni cm. 83,2 x 78,9 x 40 h.
L'offerta include:
- Imballaggio del prodotto in esposizione.
- Immagazzinaggio prodotti fino a 15 gg. dalla data di acquisto.
- Assistenza al carico in caso di spedizione con corriere.
- I.V.A. 22%
L'offerta non include:
- Costi di trasporto. Saranno calcolati al check-out in base all'indirizzo di residenza. In alternativa è possibile effettuare un ritiro diretto.
- Costi di consegna al piano e montaggio. Servizio disponibile a richiesta; contattateci per un preventivo.
Nessun diritto di recesso è riconosciuto su questa offerta.